Un tuffo nella Roma proibita del periodo rinascimentale

Con i suoi libri ha aperto uno squarcio illuminante sulla vita quotidiana e la dimensione più realistica dei processi alle streghe in molti paesi d’Europa, ricostruendo nel dettaglio una realtà avvolta spesso nella leggenda e in fantasiose per quanto irrealistiche suggestioni. Ora Monia Montechiarini torna in libreria con “Streghe, avvelenatrici, cortigiane di Roma. Il quaderno, le pozioni e gli archibugi”. Bellezza, Fiore, Luna e Lucusta: sono solo alcuni dei nomi delle “donne di mala vita” incontrate nei documenti processuali. L’autrice ricostruisce le storie e i profili criminali di quelle “dedite al generoso commercio col peccato” e alle pratiche stregonesche. Incontreremo il caso sorprendente della guaritrice istruita e il suo quaderno con “tucti li segreti del mondo”. Scopriremo pozioni salutari, unzioni magiche e le dosi dei veleni impiegati come antidoti fin dall’antichità. L’autrice spiega ricette e formule per “far bello el viso”, sperimentate anche da un notaio, tra fiele di cervo o cicuta contro tumore e lussuria.

Indagheremo sugli unguenti che trasferivano i poteri da Satana alle donne, sui motivi che portarono un giudice ad affermare che esse “siano facili a dar veleno”, a incendiare la lussuria, fino a stilare una lista di consigli per i colleghi. Tra avvelenatrici di Campo de’ Fiori, forestiere e cortigiane “oneste”, incontreremo nei rioni le donne difese da soldati, medici e spadaccini complici, insieme a eroine condannate ingiustamente e donne ribelli. Risalendo alle radici della magia, conosceremo il mistero delle bambole voodoo romane, degli amuleti e le divinità femminili, fino alle pratiche comuni a tutto il territorio. Il libro indaga cercando di capire l’origine delle accuse e le rivalità tra colleghe, svelando i segreti nascosti dietro a esse, per ridare voce alle protagoniste accusate in virtù delle loro professioni o abilità. Giurista e scrittrice. Esperta di diritto, da vent’anni Monia Montechiarini ricostruisce i veri processi contro le streghe, indagando in tutta Europa. Redige progetti europei collaborando con enti in U.E., ed organizza convegni anche col patrocinio del Mibact. Relatrice in importanti rassegne come il “Festival del Medioevo” e corsi. I suoi saggi “Streghe, Eretici e Benandanti del Friuli Venezia Giulia” (Intermedia Ed., 2021) e “Stregoneria: Crimine cemminile” sono un successo.

 

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